Caro Terapista,
lascia che ti faccia una domanda molto diretta: quanto ti stai divertendo a trovarti davanti ad un paziente e non sapere come pianificare una strategia terapeutica?
E a non avere un un "Metodo" di ragionamento da applicare che ti permetta di capire quale è la strada migliore da percorrere e riuscire a capire così "perchè il tuo paziente migliora o non migliora" e di conseguenza poter applicare un piano terapeutico sul tuo paziente?
E a dover sopportare pazienti che non si fidano di te, che disdicono appuntamenti dicendoti "ti richiamo io", medici specialisti che distruggono il tuo lavoro sospendendo trattamenti affermando "non si faccia toccare assolutamente" ed ai quali il paziente crede non prendendo in considerazione il tuo parere?
Ed a dover gestire uno studio con la paura di non trovare nuovi pazienti ed affidandoti solo ed esclusivamente al "buon vecchio" passaparola?
Se ti sei riconosciuto in una (o probabilmente più d’una) di queste situazioni, sappi che non sei l’unico: il 99% dei terapisti là fuori soffre di questi stessi identici problemi.
Ma se non rientri in quel partito di persone che hanno impostato la propria vita su “mal comune, mezzo gaudio”, allora ti consiglio di continuare a leggere: sto infatti per spiegarti perché…